170 L’ADRIATICO NELLA STORIA di sorgere a reclamarla anch’essa, dicendo che l’accordo ereditario non era valido perchè il Goriziano apparteneva alla chiesa di Aquileja, nei cui diritti essa era sottentrata. Sorsero così delle contese armate, durante le quali Venezia, per rappresaglia, impedì all’imperatore di passare per i suoi territori quando volle recarsi a Roma per l’incoronazione. Ne nacque una guerra. Poco diversamente andarono le cose al confine meridionale. Venezia potè conservare Ravenna e Cervia per quasi tre quarti di secolo. Ma quando dopo la morte di Alessandro VI Rorgia, papa Giulio II volle incamerare il ducato della Romagna fondato da Cesare Borgia, si venne ad ostilità anche da questa parte. Per iniziativa di Giulio II fu conchiusa il 10 decem-hre 1508 la celebre lega di Cambrai tra lui, il re di Aragona Ferdinando I il Cattolico, interessato per i possessi della bassa Italia, e l’imperatore Massimiliano d’Austria, cui accedette anche il re di Francia Luigi XII, interessato per le città della Lombardia, coll’intendimento nientemeno che di distruggere la repubblica di San Marco. Ma i Veneziani, conservando la riputazione della loro sagace politica, sventarono quella lega innaturale, cedendo subito al Papa Ravenna e Cervia e a Ferdinando I i porti della Puglia. Nè queste furono le sole perdite: nella pace conchiusa nel 1517 Venezia riebbe Verona, ma perdette Cremona e la riva dell’Adda. Rovereto, Riva e Gradisca rimasero nelle mani degli Asburghesi, che non se le lasciarono sfuggire mai più. — Nelle paci relative fatte per forza e in fretta non si designarono esattamente tutti i confini. Sotto il titolo di possesso di Gradisca gli Austriaci tennero anche Aquileja e Marano lagunare. Vi furono contestazioni posteriori fra Veneti ed Austriaci ed anche oggi precisamente per questa stessa causa la quistione dei confini orientali tra l’Italia e l’Austria (pare incredibile che possa essere una conseguenza di quell’epoca) non è ben chiara. Venezia s’era dunque salvata, ma aveva fatto il primo passo sulla via del declivio. Con tutto ciò essa continuò a prosperare. Tranquilla