100 l’adriatico nella storia mento della potenza bizantina nell’Adriatico, e infine l’intromissione della Germania nelle faccende interne dell’alta Italia e dell’Adriatico settentrionale per i secoli venturi. * A questo punto si afferma nella storia d’Europa ed anche dell’Adriatico una divisione di poteri bene marcata, disegnatasi già dopo la caduta di Roma e la trasmigrazione dei barbari, fra il papato e gl’imperatori germanici. Prima, durante l’esistenza di Roma, non c’era nel mondo che un solo potere sovrano, assoluto, cui tutti dovevano inchinarsi, quello di Roma stessa. C’era anche allora una lotta, ma era oscura ed informe, tra la civiltà romana e la barbarie di tutto ciò che stava al-l’infuori di questa. Riesce facile studiare la storia generale di queirepoca, appunto perchè è semplice. Col tramonto e colla caduta della romanità questo potere si sgretola e fraziona territorialmente fra Roma e Costantinopoli e si scinde materialmente nei suoi due componenti, potere religioso e potere civile. La religione cristiana in principio separata, anzi in lotta acerba collo Stato, si consolida a Roma nei Papi ed a Costantinopoli nei patriarchi scismatici. Onde ne nasce un’altra contesa politico-religiosa, le periferie dei cui cerchi d’influenza s’incontrarono appunto sull’Adriatico. Ma questa lolla non dura a lungo pei'chè Costantinopoli impallidisce. Roma invece risorge sotto nuova forma col papato, che per sostenersi cerca di afferrare anche il potere civile. Ma non ci riesce perchè questo colla forza militare e politica era esulato lontano, nelle mani degl’imperatori tedeschi. La divisione di questi due principi, necessariamente in antagonismo e per ciò più spesso in lotta che in amicizia, è il filo secreto degli avvenimenti del medio evo. Non essendovi che due forze non riesce difficile di studiare nemmeno questo periodo. Coll’evo moderno però subentra un cambiamento : al-