Le crociate 129 crociate per l’Europa, per l’Italia e per l’Adriatico, ce n’è per l’Adriatico mio particolare. Questo mare, che per un paio di secoli era stato la linea di divisione tra il cristianesimo di Roma e quello di Costantinopoli, divenne ora colla sua costa orientale il confine fra cristianità ed islamismo. Da ciò gliene derivarono danni civili sensibili, ma in compenso qualche piccolo vantaggio economico per essere divenuto la via di contatto nei nuovi scambi commerciali. Nella rivoluzione che ne derivò per le sue condizioni morali e materiali si sviluppò accanto all’incremento commerciale e nautico, che fu maggiore che altrove, un altro fenomeno : l’evoluzione della lingua. Era naturale che in Italia, la culla del latino tanto pel paganesimo che per la cristianità, questa lingua resistesse alla corruzione e si conservasse quindi più a lungo che altrove nella sua purezza negli ambienti cosidetti aulici. Però la commistione etnografica e l’abbandono in cui era stato lasciato il popolo avevano fatto nascere una lingua corrotta, volgare, che diede segni di sè già dopo il 1000. I movimenti delle crociate, già dopo la terza, diedero origine a componimenti poetici e di prosa, scritti in una nuova lingua, che allora poteva apparire dialetto volgare, ma che era invece il seme della lingua italiana. Certo incominciando dalla fine del XII secolo, ma forse anche prima, trovatori provenzali diedero vita a questo dialetto nelle piccole corti dell’alta Italia (Padania) dove esso era compreso. Contemporaneamente nella bassa Italia si fa sentire un altro dialetto nella scuola siciliana. Anche a Bologna si forma una speciale scuola poetica, detta da Dante «del dolce stil nuovo». II rimanente dell’evoluzione è merito della Toscana. Ma per accennare in quanta misura l’Adriatico vi abbia contribuito, vengono ricordati i nomi dei compositori nei dialetti volgari, che provenivano da luoghi del bacino adriatico : Sordello da Mantova, Bartolomeo Zorzi, Marco Polo, Giacomo Pugliese, fra Bonvesin da Riva, Giacomino da Verona, Ruggerone di Puglia, Pier delle Vigne (che cantava per le vie di Barletta), ecc.