L’equilibrio dell’Adriatico austriaco sono ancora in miseria. Le popolazioni languiscono e chi ha cervello comprende e perde sempre più la fiducia nelle promesse governative. Questa è brevemente l’opera compiuta dall’Austria sulla costa adriatica negli ultimi cinquantanni. L’EQUILIBRIO DELL’ADRIATICO. La parola equilibrio un neologismo diplomatico — ha un concetto vago e labile ed è usata il più delle volte per esprimere la tendenza alla conservazione di uno stato di cose. Essa è pari quindi a quell’allra frase creata dalla diplomazia dello statu quo. Considerato dunque bene, l’equilibrio non è nella politica nò nella vita dei popoli uno stato eternamente duraturo, perchè non rappresenta che la stasi momentanea quando le forze del progresso, ìnsito nella natura umana, riposano o si tengono temporaneamente ¡11 bilico. Il moto è l’essenza della vita e la quiete non rappresenta che stadi di transizione, precisamente come nella bilancia che per sua natura e per corrispondere al suo scopo deve oscillare, e sta ferma soltanto quando un peso le impedisce di muoversi. L’equilibrio poi non è una forma politica precisa, giacché può sussistere sotto le condizioni più disparate e perfino opposte. Qual equilibrio più bello e sicuro sull’Adriatico di ([nel- lo che vi regnava all’epoca romana? Poi si ebbe l’equilibrio sotto i Bizantini che dell’Adriatico non occupavano che i punti più importanti della costa e sotto i Veneziani che possedevano solamente la costa orientale. Anche nella prima metà del secolo passato vi tu 1111 equilibrio, tutto a favore dell’Austria, che pure non possedeva che una parte della costa dal Po a Cattaro. L’Adriatico per la sua ristrettezza non si presta a che due grandi potenze vi si sviluppino simultaneamente senza pericolo di urtarsi. L’Adriatico differisce per ciò grandemente dagli altri mari, come il Mediterraneo o il Mar