240 capo vii La Banca cerea di migliorare l’organizzazione incoraggiando la formazione di cooperative di produttori sericoli allo scopo di migliorare la coltivazione del gelso; di fare gli acquisti in comune di ottimo seme e soprattutto di sforzarsi con ogni mezzo per perfezionare gli allevamenti. Cerea inoltre di organizzare le vendite in comune; nel 1926 ne ha ammassato per 250.000 Kg. verdi, ottenendo 85.000 Kg. secchi che ha venduto su piazza. I produttori bulgari pare preferiscono vendere ai commercianti e non alle cooperative. La trattura finora non ha potuto attecchire; a Stani-maka vi era una piccola filanda di 60 bacinelle che da molto tempo non funziona. Ora si pensa di fondarne una a Filippopoli. I bozzoli bulgari sono per la maggior parte esportati in Italia. II massimo di esportazione si è raggiunto nel 1909 con q.li 6.180 di bozzoli secchi che si è andata sempre riducendo durante la guerra; nel 1915 ne furono esportati solo quintali 870; dopo la ripresa di questa industria l’esportazione incominciò ad acquistare l’importanza dell’anteguerra : nel 1921 si poterono vendere all’estero q.li 3.900; nel 1923, q.li 4.577; nel 1924 q.li 3.292; nel 1925 q.li 6.976. I bozzoli bulgari sono per la maggior parte bianchi della razza di Bagdad e solo il 10 % gialli. Forniture pubbliche. In Bulgaria le diverse amministrazioni dello Stato, come il Ministero della guerra, la Direzione Generale delle ferrovie, poste, telegrafi e telefoni; il Ministero delle finanze; quello del commercio; la Banca Nazionale, ecc., periodicamente a seconda dei bisogni annuali, bandiscono delle gare per la fornitura di materiali diversi per somme ragguardevoli. L’industria locale, come è noto per molti prodotti non