360 l’adbiatico nella politica alterazioni violente sull’Adriatico stanno venendo dalla parte dei Balcani. Inaspettatamente e contro tutte le profezie degl’iniziati e della diplomazia è toccata proprio a noi la fortuna di assistere alla cacciata del Turco dai Balcani, dopo cinque secoli che vi si era insediato. La penisola balcanica, la più orientale e la più infelice d’Europa, che nel corso della storia aveva cambiato più volte nome e nazionalità, illirica, greca, slava e turca, fu riportata nel volgere di un secolo nelle condizioni in cui si trovava press’a poco nei tempi remotissimi dell’antichità. Dopo più di venti secoli abbiamo veduto risorgere la Dacia (Romania), la Moesia e la Tracia (Bvdgaria colla Rumelia), la Grecia, lTllirio greco (Albania) e in parte anche il resto geografico dellTllirio barbaro (Montenegro e Serbia). La Macedonia, paese e popolazione incerti nell’antichità, non ha perduto neppur ora il suo ibridismo. I Balcanix) per volere della geografia, che può venir violentata, ma non tollera modificazioni innaturali, sono ritornati in quello stato che Greci, Persiani, Macedoni, Romani, Germani, Slavi e Turchi invano avevano alterato. Bisogna però anche aggiungere che la resurrezione dei Balcani segna il primo, vero trionfo dello SlaviSmo nel mondo, proprio là dove era sembrato ch’esso avesse trovato la sua tomba (Adrianopoli 1363, Còssovo 1389 e 1448, Nicopoli 1396, Varna 1444). — La grandezza della Russia, ossia del panrussismo avvenne per opera di una sola schiatta slava, la russa, e di una dinastia, mosse nelle loro imprese da fini imperialisti burocratici, piuttosto che essere spinte da un sentito bisogno di espansione per esuberanza di vitalità. Nel recente trionfo dei quattro Stati balcanici, tre dei quali sono slavi, cooperarono invece tutte le forze dello slavismo : quelle dei popoli slavi balcanici o jugoslavi, Bulgari e Serbi in prima J) La penisola balcanica ba preso questo nome d’indicazione puramente geografica dalla parola turca Balkàn (monte) colla quale fu chiamato per antonomasia l’antico Haemos dei Greci, cb’è la più alta catena della penisola e dovrebbe essere il suo confine settentrionale.