142 L:ADRIATICO NELLA STORIA Nell’Adriatico settentrionale. che in questo tentativo dei Visconti di formare un grande Stalo unitario, rispunta la posizione geografica favorita di Milano. L’indeciso orientamento dei predominio politico nel XIV secolo permise anche ad organismi civili più deboli di vivere e di farsi sentire. Fu già accennato alle marche di creazione longobarda 0 franca, in quest’epoca scomparse o quasi. A loro somiglianza esistevano ora il vescovato di Trento e il patriarcato di Aquileja, pure or ora ricordati, e le contee di Gorizia e Pisino (più tardi marchesato d’Istria) dei quali avremo da occuparci fra breve. La particolarità di tutti questi corpi amministrativi, laici ed ecclesiastici, con giurisdizione spirituale o temporale, consiste in ciò che servivano, almeno nei primi secoli dell’evo medio, da feudo d’investitura a notabili tedeschi in territorio italiano. La ragione di tale usurpazione va cercata nella mancanza, già esposta, di un valido confine orientale. Se non indipendenti del tutto, certo abbastanza libere nei loro movimenti, furono invece in quest’epoca diverse città municipali del Veneto e della Romagna, ove per la maggior lontananza dall’insidia straniera, famiglie aristocratiche indigene erano riuscite a mettersi a capo della cosa pubblica ed a portare le città a benessere e talvolta a splendore. Così si elevarono i Malatesta a Rimini, 1 Della Rovere a Sinigaglia e ad Urbino, i Polenta a Ravenna, gli Ezzelini a Padova, i Popoli a Rologna, i Della Scala a Verona, i Gonzaga a Mantova, gli Estensi a Modena e a Ferrara, i Farnese a Parma e Piacenza, e così via, — nomi tutti molto noti agl’italiani ed agli studiosi di tutto il mondo — che meritano di venir ricordati se non altro per il contributo dato da loro direttamente 0 indirettamente alla coltura, alla gloria deU’armi, alla storia d’Italia. Ma anche sulla costa opposta, in condizioni e con tendenze più arretrate, si fecero sentire degli enti, che richiedono un accenno, vale a dire i pirati d’Almissa ed 1 conti di Bribir, ricordati quali avversari di Venezia.