Dalla caduta della romanità alla comparsa di Venezia 103 Carlomagno ebbe anche le simpatie dei Croati; e lo si spiega coll’antagonismo che si manifestò subito tra questi e le città latine della costa, protette dai Bizantini. Che Carlomagno nella sua genialità, coltura ed energia abbia ricostituito l’idea dell’impero romano, si spiega col desiderio di fondere e rianimare la suprema dignità di Roma colla giovane forza germanica. In questo nuovo impero l’Adriatico entrò come parte del tutto secondaria. Questa inclusione dell’Adriatico nell’impero di Carlomagno fu però per il nostro mare apportatrice di gravi conseguenze, che durarono palesi per molti secoli e continuano ancor oggi sotto larvate forme. Yale quindi la pena di considerare un po’ lo spirito animatore dei fatti. Due erano i mezzi dei quali Carlomagno intendeva servirsi per cementare il suo colossale castello : la coltura romana e la riunione nello scettro imperiale anche della reggenza della Chiesa. La sola sua influenza personale riuscì momentaneamente in un’impresa che non poteva essere duratura per l’incompatibilità degli elementi chiamati a comporla. Il primo a ribellarsi fu, naturalmente per quei tempi, lo spirito dell’indipendenza religiosa, ed è per questo principalmente che l’impero e il papato vennero in breve alle prese per il predominio e che l’intero mondo cristiano prese parte a questa gran lotta, il cui campo principale fu nell’alta Italia e nell’A-driatico settentrionale. La coltura romana fu un buon cemento finché i Germani ne avevano un assoluto bisogno. Ma allorché questi incominciarono ad elaborare una civiltà propria romanogermanica, e che nei paesi romanici della Francia e dell’Italia rinacque la vita, sotto la vernice delle lotte per la supremazia politica, religiosa e culturale, si disegnarono le competizioni nazionali, che portarono un cambiamento nel concetto del sacro romano impero medievale. Più avanti, al momento opportuno, verranno rilevate le conseguenze di quest’evoluzione per I Adriatico. La potenza franca decadde, com’era facile prevedersi, rapidamente sotto i successori di Carlomagno. Ma la direzione degli avvenimenti sull'Adriatico non fu ripresa,