La sorte dell'Austria 303 la formazione degli Stati e la vita dei popoli, come quella degl’individui, cresce, si sviluppa e muove per dar luogo ad altri organismi, che si moveranno in un modo conforme. Tutti potranno quindi essere d’accordo che o prima o dopo cambiamenti politici nell’Adriatico saranno inevitabili. Ognuno può vedere lo slavismo che si matura nell’oriente dei Balcani. E come un secolo fa circa si preparavano dei cambiamenti per la costa occidentale dell’Adriatico dalla regione del suo bacino ad esso meno vicina, il Piemonte, così oggi possiamo prevedere che anche la costa orientale sarà sconvolta per contraccolpo di ciò che è avvenuto nei Balcani e di ciò che sta maturandosi ancora a Costantinopoli. Se questo studio avesse veduto la luce avanti la guerra balcanica contro la Turchia, in questo punto sarebbero state inevitabili delle considerazioni preventive sull’atteggiamento dell’Austria rispetto a quella crisi che la toccò forse più vitalmente di quella italiana. LA SORTE DELL’AUSTRIA. Ormai si sa che la liquidazione della Turchia sulla cui eredità anche l’Austria vantava un’ipoteca e di prima iscrizione, avvenne senza la di lei partecipazione e con tutto suo danno, perchè se fu liquidata la Turchia fu liquidata anche la pretesa marcia dell’Austria, quale rappresentante del germanesimo, per ilNovibazar, Mitroviza avanti fino a Salonicco. L’Austria ha cessato di essere la prima creditrice politica dei Balcani. Ma la scomparsa della Turchia porterà all’Austria ancora un altro tremendo contraccolpo. Ormai l’Austria non solo è chiusa in quel fatale anello di ostilità nazionali anche da oriente, ma è l’unico Stato contro il quale si appunteranno d’ora in poi tutte le mire tanto di rivendicazioni giustificabili, quanto di espansioni ambiziose. Colla liberazione degli Slavi balcanici cessò anche quella parvenza di missione dell’Austria, di portare la civiltà a popoli soggiogati dalla barbarie.