Il futuro :ì6I linea, quella della Russia solto forma di appoggio diplomatico e di aiuto materiale e quella dello slaviSmo rimanente (Slavi dell’Austria) colla simpatia morale in seconda linea, che anche pesò nella bilancia degli avvenimenti internazionali. Questa volta dunque si tratta di un risveglio notevole jjer la sua origine, ossia la coscienza di aver raggiunto la via della civiltà e per la sua finalità ossia la tendenza alla libertà, al progresso illimitato, perfino ad un predominio nel mondo. Giacché la cacciata dei Turchi che riempì l’Europa di ammirazione per il valore delle armi slave, inebbriò gli animi degli Slavi (1 un entusiasmo indescrivibile, che fece loro intrav-vedere la realizzazione d’un grande sogno. Sapendo di non aver nè un grande passato, nè un presente brillante, gli Slavi hanno concentrato le loro speranze nel futuro e concepito press’a poco l’idea che, come l’antichità è stata dei Latini e il presente è dei Germanici, il futuro sarà loro. Noi non li seguiremo in questi voli lirici, giacché sappiamo che per pretendere all’egemonia nel mondo è necessario per lo meno di aver prima superato tutti nella civiltà; studieremo invece quali potrebbero essere le conseguenze immediate dell’ultima vittoria, dello slavismo nei Balcani. K certo che Bulgari e Serbi progrediranno rapidamente. Ma nessuno potrebbe pronosticare con fondatezza come e fin dove. Per formulare un giudizio sulla portata (lei progresso nei Balcani, occorre aspettare almeno qualche decennio. Giacche la storia che non va mai disgiunta dalla geografia c’insegna a diffidare di quella penisola. Delle regioni balcaniche a noi non interessano da vicino che quelle che stanno verso l’Adriatico. Sarà un miracolo se l’Albania troverà in sè stessa tante risorse della terra e degli uomini da bastare a sè stessa. Del Montenegro e deH’Erzegovina si sa che sono paesi classicamente sterili. Buoni frutti al contrario potrebbero dare le regioni della Serbia (vecchia e nuova), della Bosnia, della Croazia, della Slavo,iia. Ma ciò non basta ad assicurare una. vita libera ed indipendente a, rispettivi abitatori. Prese complessivamente queste regioni formano 45 L'Adriatico,