Alcuni fatti della •penisola balcanica 291 sogno svanito, e il Montenegro, divenuto maggiorenne, potè nel 1910 assumere anch’esso la corona regale. È vero che quest’innalzamento di grado avvenne anche coll’appoggio e favore dell’Austria, che cerca di seminare la discordia fra i due Stati serbi ai suoi confini meridionali, però per ogni eventualità ormai tutti i sovrani dei cinque Stati balcanici sono diplomaticamente alla pari. Tutti questi atti non erano certo adatti a formar la maggior fortuna dell’Austria, che, davvero, si è con essi chiusa per sempre la strada di Salonicco. Ormai siamo portati a discorrere di fatti tanto recenti, che, se anche storici, non permettono di formulare giudizi apodittici. Per ciò ricorderemo semplicemente la seconda conseguenza della rivoluzione giovane turca, l’occupazione italiana della Libia. Senza indagare le cause che indussero il governo italiano ad impossessarsi della Tripolitania e della Cirenaica, basterà accennare all’avvenimento, perchè, sebbene il suo teatro sia stato lontano dall’Adriatico, pure si può prevedere che prima o dopo in alcune delle sue ulteriori conseguenze anch’esso avrà un contraccolpo sul mare che resta sempre l’oggetto principale di questo studio. La guerra italo-turca ha messo a nudo diverse verità: 1) Il rinnovato spirito bellicoso e l’organizzazione militare dell’Italia, segni indubbi di maturità politica. 2) L’inevitabile scomparsa della potenza turca, che cacciata dall’ultimo suo possesso di quell’Africa settentrionale, fino a mezzo secolo fa sua sino all’Algeria, non poteva più resistere a lungo nemmeno alle scosse dei popoli balcanici. 3) L’esistenza di una mal dissimulata acredine tra l’opinione pubblica austriaca e quella italiana, sintomo di una grave causa latente di antagonismo. Bastò infatti un’impresa così lontana dai confini italo-austriaci, perchè l’opinione pubblica di certi circoli dell’Austria ne approfittasse per restituire agl’italiani quella malavoglia che tre anni prima questi avevano dimostrato per l’annessione della Bosnia. L’occupazione italiana della Libia.