Gara commerciale fra Trieste e Venezia 325 GARA COMMERCIALE FRA TRIESTE E VENEZIA. Fra Venezia e Trieste, insegna la storia e lo dice il presente, esiste senza dubbio sotto alcuni aspetti una rivalità d’interessi economici., Ambedue derivano, si può dire, la loro esistenza da Aquileja, Venezia in linea materiale, Trieste in linea quasi locale e morale. Venezia in posizione di gran lunga più favorevole che Trieste, crebbe prima e ad un’altezza, che non fu concessa a Trieste. Venezia non permetteva che altri venissero a disturbarla nei suoi traffici. Trieste che si riteneva erede dello spirito commerciale di Aquileja non voleva essere dipendente da Venezia e cercò di emularla. Da questa gelosia d’interessi sorsero attorno il mille delle lotte che si protrassero per molti secoli successivi. Finché poterono, i Triestini si sostennero da soli; poi siccome i Veneziani avevano Occupato l’Istria inclinarono verso i patriarchi di Aquileja o i conti di Gorizia. Quando anche questi perdettero influenza si rivolsero ai duchi d’Austria, come fu detto. La rivalità commerciale fra Trieste e Venezia fu dunque per una metà, accanto alla debolezza del confine geografico, la causa dell’insediamento di Tedeschi suU’Adriatico. Fintantoché Venezia era potente Trieste dovette contentarsi di vivacchiare. Col tramonto di Venezia Trieste incominciò ad attivare scambi commerciali colla sponda occidentale adriatica, con Bari, Brindisi, Otranto e con Napoli. Caduta Venezia, l’Austria le sostituì quasi in tutto Trieste, e si servì fino al ’48 del tornaconto commerciale per tener Trieste lontana e contraria alla nuova corrente dell’idea nazionale. Considerando ora la quistione dal lato locale si deve ritenere che tale rivalità è determinata più forse che dalla loro vicinanza dall’identicità di mezzi, di cui devono servirsi ognuna per mantenere la propria prosperità. Tutte due hanno al loro settentrione la corona dei