7° Sorpresi gli assediati da questa operazione , giudicata a un miracolo , credendo di non poter più a lungo resistere per la mancanza dell’ acqua , presi da disperazione, si rivolsero ad uccidere le mogli ed i figli , gettandoli oltre le mura nel campo de’nemici , e vicendevolmente dandosi la morte. I romani frattanto ascese e superate le mura, entrarono nella città , ed il re Epulo , circondato da tumulto, e da spaventevoli clamori de’ suoi che fuggivano, resistette valorosamente sino al punto in cui, vedendo di essere preso e ridotto in schiavitù , prescelse morte onorata , trafiggendosi il petto col ferro. Colla morte del re Epulo terminò 1’ I-stria di essere un regno, mentre da’ romani, distrutte le città principali Nesazio, (a) Mu- (a) In qual situazione dell’ Istria fosse posta questa città sin’ ora è stato ignorato , ed il celebre Carli confessa di non saperlo; vuole però che ai tempi di Plinio e di Tolomeo ancora esistesse. Per trarne qualche traccia esaminiamo quanto ne dicono gli storici e geografici antichi. Plinio 1. 3 cap. 19