3oo del Vergerlo vivo ( Pietro Paolo ) , quanto alla carne. Nelle mie vergèriane io feci menzione di questa dannabile morte di colui , et costui ha nuovamente pubblicato un libretto pieno della sua dottrina , et fra le altre cose confessa del fratello quell> che da me fi è stato detto. Ne reciterò al cune parole del suo testo, lasciando anche molte, acciocché la troppli lunghezza non generi fastidio. Egli scrive adunque così. » Dite , che M. Gio: Battista Verg fililo Vescovo di Pola mio fratello era anche esso della mia dottrina •' et che avete inteso, che egli havendo a morire non si coiifessò , nè si fece ungere: et che io non chiamai frati che lo accompagnassero alla sepoltura : et che io non-gli feci dir delle mosse......Il fatto di imio fratello stcì cosi. Il padre celeste per sua misericordia gli haveva manifestato Gesù Cristo quasi ad un medesimo tempo ( credo che non vi fosse differenza di un mezzo anno ) quando a me.........Se bene io haveva gli occhi di tutta la città di Capodi-stria, anzi di tutta la Istria addosso; et