382 rispose il Vergerlo, o la nego ancora sid-V autorità di Paolo Ili, il quale comando che ammendue coleste leggende fossero tolte via dal breviario , dicendo nella prefazione che si toglievano via quelle che non eran conosciute per vere. Cervino vedendosi convinto non seppe dir altro se non che: non doversi tenere per gente da bene quelli che in qualche cosa qualunque ella sia, sembrano accordarsi con i luterani y e però ritiratevi, disse , dal nostro concilio. Gli altri due legati non approvarono la condotta del Cervino, e fattosi mormorio fra i vescovi si risolvette di scrivere al papa ; e Girolamo Vida vescovo di Cremona capo di questo partito aveva di già estese le lettere per essere sottoscritte da lui, e dagli altri vescovi ; ma per la violenza del cardinale Cervino fu vescovi tolta la libertà di spedirle ; e però il Vergerio dovette allontanarsi da Trento. Dalle lettere e memorie del celebre Ver-gas dirette al vescovo d'Arras segretario c ministro dell’ imp. Carlo V, c da quelle del nunzio Visconti al cardinale lloromeo, come