3i5 io arditamente (per gratin di Dio) non SOLO NON VOLLI RICORDAR MAI A MIO FRATELLO confessione auriculare et untione estrema , ma è vero che io diedi commiato a frati, et che io non ordinai che sJ avesse a dir messa alcuna. Inculca poscia die le ossa siano bruciate in piazza, o gettate dove si gettano quelle delle bestie per levare 1' abominazione dal luogo santo. L’ apostata Pietro Paolo Yergerio nel sesto anno dopo la morte di G. Battista suo fratello , e nel quinto dacché fu deposto dall’episcopato ,• cioè nell’anno stesso 1554-della suddetta lettera del Muzio , nella sua ritrattazione dalla fede cattolica, pubblicata in Tubinga, volgendo il discorso alla sua patria ( Apolog. Verg. Schelhorn. Ulmoe. 1754 pag. i5 ) dice........Egli è verissimo, che la buona memoria del vescovo di Polo, mio fratello, venne (e per mezzo mio) in cognitione della verità poco dopo di me , e V aprese con tutti gli spiriti , e fecela gagliardamente predicare in Pola, e in tutta la diocese......Puos- si dirla più chiara ? e perchè gl’ inquisito-