iOj del frutti della chiesa non possono essere disposti che a favore della medesima. Parlano di esso il Dandolo cap. i5 p. 8. Li storici veneti , l’Ughelli. Il Rubeis però rigetta anche questo patriarca. 116. Elio Antonio , di nobile ed illustre famiglia di Capodistria, fu segretario dei pontefici Clemente VII., Paolo III, e Paolo IV. Da Paolo III, fu fatto vescovo di Pola al 27 agosto i548 per la morte del vescovo Gio: Battista Vergerlo. (Pallavicini Ist. del Concil. di Trento Tom. i4 p- 86). Nel i558 al 20 di luglio da papa Paolo IV fu insignito del carattere di patriarca di Gerusalemme , e poscia vicario dalla basilica Vaticana. Fu ben accetto oltre ai pontefici suindicati, anche a Giulio III, Marcello II, Pio IV, Pio V, e Gregorio XIII. In qualità di patriarca gerosolimitano si portò al concilio di Trento nella quarta di lui apertura principiata il giorno 18 gennaro i562, e che durò sino li 4 decembre i563 in cui fu compito il concilio. Esso qual patriarca vi siedet-te dopo i legati il primo tra i vescovi. Dal Pallavicini abbiamo [T, x. p. i3o e p. 204) i57» a Capo-distru. \