434 finire certa contesa insorta per un canonicato di Aquileja, per cui da S. Carlo Bo-rommeo gli fu scritta l’annessa lettera commendatizia datata in Milano 5 maggio la qual lettera si conserva religiosamente compiegata , e graziosamente all intorno a-doruata in un quadro nella casa Rapiccio in Pisino, e tenuta con divozione, (a) (a) Al 31 ulto Bea trend. S.rt come fi aitilo Monsignor il Vescovo dì Trieste. Mollo Reveren. S.re come Frèllo. Sono molli mesi , che essendo vacato un canonicato di Aquie-leia per morte di m. Hieronimo Frangipane da Castello , io ottèni dal papa mio zio di santa memoria che , per essere vacato nel mese di sua S. si conferisse al conte Bàrlh. di Portia , il quale conoscevo mollo degno di questo, ed di maggior grado. Ed scrissi in quel tempo al cardinale Delfino, eh’ era nunzio a sua M. Cesarea, che in nome di N. S. ed mio ne dovesse ricercare al Sèrenis. Arciduca Feidinando il possesso temporale per il conte. Ed il nunzio poi mi rescrisse, che sua altezza si contentava di concederglielo. Mà perche il conte quasi subito si rissolse di cedere il canonicato a m. Fulvio Frèllo del canonico morto, non si curò di pigliare il possesso , con dissegno, che si