262 Fortunato : ma resosi mal accetto al popolo per la guerra promossa da Pipino a Nicefo-ro imperator greco fu scacciato dalla sede il patriarca, la quale fu conferita a Giovanni abbate di S. Servolo. Si ritirò Fortunato per la seconda volta in Francia, ov'era in gran stima presso Carlo Magno, che lo volle avere anche per compadre, e col di cui patrocinio moltissimi privilegi farono con" cessi alla chiesa di Grado, ed all’ Istria. Nel 806 essendo Fortunato esule in Francia , impetrò Carlo Magno dal pontefice, che fosse dato il vescovato vacante di Pola al patriarca Fortunato sino a che rimesso fosse nella sua sede di Grado. Annuì alle istanze di quel monarca il pontefice , il quale nella lettera diretta a Carlo Magno , dimostra poca soddisfazione della condotta di Fortunato, avvertendo quel sovrano: Et hoc vestrce serenitati intimare curavimus de prcefato Fortunato, ut sicut semper prò illius honore temporali laboratis, ita et de anima illius curarn ponatis , ut per vestrum pavorem, suum ministerium melius expleat. Dalla trancia passò a Costantinopoli per