«57.5 di Trieste. 428 fu eletto al vescovato di Pola nel 1G6G, ove dopo aver governala quella diocesi per anni 16 con zelo pastorale, preso da lebbre ardente, cessò di vivere nel 1582 presso quella città, come dall’ epigrafe posta sul di lui sepolcro in quella cattedrale. Naldini pag. 151. Rapiccio Andrea, dottore in ambe le leggi, vescovo di Trieste sua patria, era di una nobile ed antica famiglia di quella città, detta anche Ratizza e Ravizzia, dalla quale sortirono più uomini illustri in armi e dignità, contandosene altri due vescovi col nome di Enrico: l’uno del 1200 e 1’ altro del i3oo. Andrea nella sua prima gioventù studiò la lingua latina, 1’ umanità, e la poesia in Capodistria, ed ebbe a precettore Ambrogio Febeo da Pirano, condotto pubblico professore di belle lettere in quella città nel i5-20 per la morte di Palladio Fosco. Il nostro Rapiccio nel suo poema dell'Istria p. i5 ed. di Pavia, con tenera riconoscenza ne rammenta le doti di Ambrosio , 1’ educazione o ' ricevuta, e dolente ne piagne la morte, la