68 nell’ Istria , ed a Sempronio quella di Sardegna, con un contingente di truppe a ciascheduno di 22,400 soldati d’infanteria, 900 di cavalleria , e dieci quinqueremi. Svernarono in Aquileja i consoli Gìunio e Manlio , ma nel principio della primavera del detto anno 5^6 , ricondussero gli e-serciti ai confini dell’ Istria, ove ampiamente saccheggiando, portarono agl’ istriani il massimo dolore nel vedersi rapite le sostanze, ed indebolita la speranza di poter vincere due eserciti. Epulo frattanto tumultuariamente radunò un grosso esercito, formato di tutta la gioventù atta alle armi, e si pose coraggiosamente alla difesa , ma vista l’impotenza di vincere, spedì legati a trattare di pace, consegnando gli ostaggi richiesti. Il console C. Claudio, informalo a Roma degli andamenti nell’ Istria , temendo che da Manlio non gli fosse levato 1’ onore di assoggettare quel regno, precipitosamente partì da Roma, venne in Aquileja e nell’Istria a prendere il comando dell’ armata, ommet-ternlo le formalità solile de’ sacrifizj , e de’