246 CAPO VII Protesto cambiario. In Bulgaria il protesto cambiario ha lo stesso valore come titolo esecutivo che nella legislazione italiana e francese. Infatti secondo l’art. 622 della legge sul commercio del 18 maggio 1897, la cambiale accettata e non contestata al momento del protesto produce l’effetto di un atto suscettibile di esecuzione (art. 817 e 818 di procedura civile) per l’esercizio dell’azione che risulta da essa e ciò per il capitale, gl’interessi e altre spese. Quando la domanda è basata su di una cambiale, che possiede tutte le condizioni di validità, che non crei sospetti, il creditore può domandare direttamente, conforme all’art. 622 della legge sul commercio, l’atto di esecuzione. Alla domanda di questo il portatore deve presentare oltre all’originale della cambiale anche il protesto e i conti di ritorno se essi sono necessarii (art. 14 della legge di esecuzione giudiziaria, 30 nov. 1897). Marche di fabbrica obbligatorie. È necessario di attirare l’attenzione delle ditte interessate all’importazione in Bulgaria sulle disposizioni dell’articolo 8 del regolamento per l’applicazione della legge sulla protezione delle marche di fabbrica (in vigore dal 27 gennaio 1904) secondo la quale l’uso delle marche di fabbrica è obbligatorio per certi articoli. Questi articoli sono : cognac, vino, liquori, inchiostro, ceralacca, gomma arabica, fiammiferi, petrolio e filati. Le marche di detti articoli devono portare indicazioni rispetto al quantitativo, il peso, il volume, il genere e la provenienza della merce. I filati di cotone devono corrispondere anche nel caso che non fossero muniti direttamente d’un cartellino rispetto al loro imballaggio e alla loro disposizione sulle matasse alla numerazione usuale nel paese di provenienza.