jt6i il nostro patriarca, perchè gli si rendeva sensibile ed acerba 1’ esecranda morte del precedente Giovanni di lui parente, o zio , e ne cercava quindi in unione di Obclerio, tribuno di Malamocco , che si tiene suo fratello, di farne vendetta. Scoperta la congiura , dovette fuggire da Grado, e pensò con Obelerio passare in Francia presso l’imperatore Carlo Magno , onde eccitarlo a promovere le armi contro i dogi; il quale spedì a quest’ oggetto Pipino suo figliuolo, e diede a Fortunato un ampio diploma a favore , il qual pure si trova neU’Ughelli ( T. v. p. 1095). Munito di questo se ne ritornò alla sua sede facendo carcerare il diacono Giovanni che aveva presa, ed usurpata la sede. Frattanto Obelerio con buon numero di cittadini corse a Malamocco, e scacciati i dogi Giovanni e Maurizio col vescovo Cristoforo , furono deposti per unanime consenso de’ tribuni e del popolo , e con universale acclamazione fu eletto Obelerio a doge , il quale poscia scacciato dalla patria , vi succedettero i di lui fratelli Beato e Valentino coll’ assistenza del patriarca