3ii STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI « J451, 15 agosto, C. X. Levino la pena senza consiglio a quelli del C. X. che non osservano le leggi presenti nelle rivocazioni delle sentenze, nelle quali devono essere chiamati quelli che le fecero. « 1454, 19 giugno, C. X. Levino la pena a’capi che non intervengono al Maggior Consiglio. « 1459, 14 novembre, C. X. Levino le pene stabilite a chi parla di cose segrete fuori del Pregadi. « 1480, 12 luglio, C. X. Così a’nobili che hanno corrispondenza con ministri esteri e propalano cose secreto, ma però citra sanguinem. «--in C. X. Insieme coi capi ed avogadori inquieri- scano ed eseguiscano le pene pecuniarie e di bando contro i nobili che trattassero di cose pu-bliche con forastieri. « 1512,15 ottobre, C.X. Eseguiscano pene contro propalatori del segreto. « 1552, 15 febbraro, C.X. Inquieriscano contro propalatori del segreto e riferiscano al C. X.; la pena è la vita. « 1559,20 settembre, C. X. Tutti Ire d’accordo possano condannar propalatori del segreto, publicando le condannazioni nel Maggior Consiglio; loro terminazioni siano valide come se fatte fossero dal C.X. « 1558, 27 gennaro, C. X. con Giunta. Procedano contro Rettori, che al ritorno mancano di presentare interamente le scritture secrete. « 1571, 8 febbraro, Giunta. Eseguiscano pene contro chi scrive nuove (1). (1) Preghiamo jl lettore a considerare qual sia più enorme la legge della magistratura veneta, che prescriveva delle pene contro chi scrive nuove , o quella ili certe polizie moderne , le quali, violando ogni più