282 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI inconvenienti scabrosi che possono anco accescere alla giornata. Però resti per noi terminato che nel partire di qui che farà ogni ambasciadore nostro sij fallo chiamare al tribunale, et sij ammonito a rendersi essente da quaslo cimento nel tempo del suo servigio, che sostenti bensì il decoro pubblico, nel pretendere et manienere lutti quei privileggj che competiscono a teste coronate, et che in ogni occorrenza operi che siano rispettali li suoi corteggiani, ma che declini occasione di assicurare bandidi forestieri come pietre di scandalo per noi el per lui, che al principio della sua residenza professi questa intendono di non volere che alcun tristo facinoroso prallichi alla sua corte. La continenza di questo capitolo sarà precettata rigorosamente ad ogni residente nostro nel suo partire di qui. 25.° Occorre alle volte che per adempimento della giustilia nella punitione de’gravi delitti sia necessario bandire, con ogni rigore et con confiscatone de’ beni, alcuno de’sudditi nostri della Terraferma, quale per altro sij capo di parte, persona d’ingegno et di stima: alcuno anco di questi babbi avuto in altri tempi cariche militari di comando nelle nostre cillà principali. Questi fatli esuli per pena cercano fortuna altrove per necessità, et può essere che conferisca all’interesse pubblico, tuttoché odiati et proscriiti, che habitassero più presto sotlo di uno clic altro prencipe esterno, cioè' sotto quello che fosse o più benaffatto alla repubblica nostra, o più discosto dal confine, o più scarzo di pretese sopra de nostri paesi: per tanto in avvenire quando occorrà questo caso, el pubblicato che sij il bando, resti per tutto ciò non chiusa la strada ad alcuno suo