266 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI giudiciale ad uno per uno latentamente et con dila-tione di tempo, se il secretano che averà servilo quell’ambasciatore babbi fatto aumento di facoltà: perchè ritrovandosi per più rincontri questo aumento, in ser-vicio che non può essere per sua natura di profitto, darebbe sospetto di qualche intendimento, et all’ hora merilarebbe particolare applicatione del magistrato nostro per indagarne il motivo, sempre però con la pe-satezza necessaria per non dar adito a calumnie contro ministri che siano integerrimi. 15.° Sono comparsi alcune volte nobili nostri al tribunale et hanno riferito, che di notte tempo, o in stagione di carnavale con la maschera, da persone sconosciute siano stali tentati di farsi parteggiani de Spagna, con promessa di molli premij anzi che alcuno fosse pronto in caso che havessero assentito al comercio de farli sborso di una ventina di doble : hanno riferito pure ristessi nobili che non hanno negato, o promesso di accettar il partilo, ma habbino spresso essere negocio di gran pensamento, et che però tornassero tra quattro giorni in hore notturne, et in loco apostato, che li ave-rebbono dato risolulione : questo dissero acciò intanto potessero farlo avvertilo a noi per esequire poi li ordini nostri in tal proposito: et havvendo per noi commandato al capitan grande che con ogni maniera occulta stasse in agualo al tempo et loco stabilito per coglier fragrante il tentatore, questo non sij più comparso. Interrogato da noi quel nobile della causa di questa absenza et mancamento dell’ordine appuntato, ha risposto non saperlo se li officiali per sorte non fossero riusciti mal cauti, et per ciò habbino dato so-