CAPITOLO XVIII. SOMMARIO Il Fornarctto—Considerazioni sulla pena di morte — Necessità di abolirla — Processo e condanna del povero Forner — Scoperta del vero colpevole — Sterile ammenda del Consiglio dei Dieci — Il Sagredo, il DalFOngaro e la Tradizione popolare — Canzoni e caricature dei Veneziani contro i Tedeschi — Malcontenti di Giulio II contro la república — Savie, ma vane parole dell’arcivescovo di Parigi, per dissuadere la Francia dall’entrare in lega a danno di Venezia — Convegno a Cambrais — Vi si stringe la famosa lega — Osservazioni di Filippo De-Boni e del Machiavello — Per qual caso la república venne a sospirare la tremenda lega, ordita con tanto secreto a suo danno — Il papa vorrebbe ovviare ai tristi effetti dell’ opera sua — Il Tiepolo confuta l’asserzione che la repubblica avesse implorato sussidii dal Turco — Sinistri pronostici — Il conte Pitigliano e Bartolomeo Alviano — Terribile Monitorio di papa Giulio contro Venezia — Fatale discordia d’opinione fra i due comandanti — Battaglia di Agnadello —*- Andrea di Riva appeso col proprio figlio ai merli ' del forte di Peschiera — Triste fine del traditore Soncmo Bcnzone — Profonda costernazione nella minacciata Venezia — Saviamente il senato scioglie i sudditi dal giuramento di fedeltà — Altri lodevo-lissimi provedimenti — Leonardo Trissino, abbietto commissario imperiale, e Caligaro, prode calzolaio — La república cerca di allontanare