CAPITOLO I. 11 pianeta; e so sul lago di Como additiamo l’antica fonte di Plinio, vi additiamo anche il nuovo sepolcro di Volta. Quando i Francesi avessero scoperto-ventiquattro pianeti, e avessero fatto ventiquattro invenzioni pari alla pila voltaica, ancora non potremmo sempre dir con orgoglio che la nostra piccola regione, in misura della poca superficie che ingombra sul globo, vale, al genere umano, quanto varrebbe la Francia, o qualunque altra gloriosa nazione. — Finche il Mezzogiorno produrrà alle armi un Napoleone, uii Massena, un Mina, un Marco Bòtzari, un Mehemet-Alì, un Abd-el-Kader; ed alle scienze e alle arti un Vico, un Canova, un Bossini, un Volta, l’ora della vecchiaia non è ancora sonata, e non fa bisogno di novello sàngue alle nostre vene (1). » Sicché, dopo aver ripetuta la poetica sentenza di lord Byron che è più ricca in Italia la selvatichezza, che non la cultura presso le altre nazioni, il nostro maestro ed amico è costretto di dichiarare di non intender punto a che mirino le brutali contumelie che taluni stipen- • . • (1) Vedi il Politecnico. Voi. v. pag. 598.—Il Politecnico è un giornale, in sette volumi, uscito a Milano nel corso di circa un quinquennio ( dal 1859 al 1844 ) , ed è tale'da poter far onore anche a qualsiasi più libero paese, ed, a suoi tempi, fu certo il più stimato d’Italia. Solo, per la circostanza di dover passare sotto le formidabili strettoie della censura austriaca, il redattore, per rivolgere l’opera sua a vantaggio del paese, fu costretto di prendere la via, più comoda , forse, e più sicura, ma, certo, più indiretta e più lunga, dell’ incremento delle scienze fìsiche e della prosperità materiale. Ed è gran peccato, mentre il brio e la venustà con cui sa il Cattaneo infonder vita ad ogni ‘più astratta e tecnica dottrina, ci fa rimpiangere quel tanto ch’egli potrebbe fare, se gli fosse concesso di adoperare la sua poderosa eloquenza nel libero campo della politica e delle scienze sociali.