5fiR STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI in ricambio di sifialta compiacenza, offre il ministro inglese una flotta anglo-ispana in difesa della república, nel caso, non probabile, che la Francia si allentasse di aggredirla; lasciando, del resto, che essa persista, se il crede, nella sua neutralità, a patto però, di non fornire alla Francia munizioni nò da bocca, nè da guerra». Dal che si scorge come gli inquisitori di stato fossero edotti dei maneggi con cui i ministri stranieri volevano Costringere, la república a fare a modo loro*. Ed il 17 dello stesso mese essi nuovamente avvertirono il collegio che il ministro inglese intendeva inoltrare una seconda nota al medesimo intento. Della quale sollecitudine posta dagli inquisitori di stato ndl'avvertire il governo, il Botta trae grande argomento di lode, e dichiara di non sapere sè più lo movano a riso od a sdegno coloro clic hanno levalo tanto rumore contro quel tribunale, e che da esso presero pretesto per distruggere « quell’antica e santa república ». La quale, se cadde, fu perchè la sapienza civile non può sempre bastare senza la forza, e verso la (ine dello scorso secolo, pur troppo, Venezia, so era capace di risoluzioni prudenti, non lo era del pari di risoluzioni gagliarde,onde l'edifìcio politico vi slava senza puntello, ed alla prima scossa doveva minare. Ma, ciò che dava fastidio a tutti i governi d’Europa, era allora la república francese, poiché ben si scorgeva che essa avrebbe finito per metiere a soqquadro tutto il vecchio regime politico, menlre elastiche sono le ideo di libertà, e perchè la nazione francese, non foss’allro per il lenocinio della lingua, è destinata a farsi propagatane in Europa delle idee di libertà e di eguaglianza che là, a dispetto dei governi sempre indegni di rappresentare