18 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI della república. E se, con ciò, non ottenne un molto utile allealo, riesci, non di meno, come osserva il Daru ad avere un nemico di meno. Malgrado ciò, non mollo prosperi furono i successi delle armi confederate. Non sgomenlossene il papa , il quale, anzi, obbligò i Veneziani a rinnovare gli assalti sulla riviera di Genova. Per altro, anche questo nuovo tentativo costò un nuovo infortunio; e fu allora che il re di Francia caldamente si adoperò per accomodarsi con Giulio. Indarno, poiché il gagliardo pontefice esigeva che Luigi mettesse Genova in libertà: senza di che, non voleva ascoltar patti di riconciliazione; ed, inlanlo, fece rinchiudere nel Caslel Sant’Angelo, l’ambasciatore francese. Quindi, pose alla tortura un messo inviatogli dal duca di Savoia, mostrando di averlo per una spia: fulminò la scomunica contro il duca di Ferrara ed i generali francesi; chiamò le milizie napoletane e venete ad occupare il Ferrarese, e voleva, ad ogni costo, che si venisse presto a battaglia. 11 re di Francia, allora, fosse veramente per uno scrupolo di coscienza, o per non urlare contro l’opinione dei cristiani suoi sudditi, non s’arrischiò a .portare direi lamente le armi contro il capo della Chiesa , per quanto fosse solo in via difensiva. Invece, radunò il clero di Francia a Tours, nel settembre del 1510, onde ad esso fare appello sul modo con cui aveva a comportarsi col papa ; c sebbene le risposte dale da quel concilio alle olio questioni all’ uopo propostegli, per nulla limitassero la volontà ed i diritti del re, tornò a costui di grave scapito il perditempo, Più olire spinse l’audacia l’imperatore tedesco, men-ir’egli intendeva nientemeno che di convocare un Con-