CAPITOLO XV. 43 9 19 Olire alle diligenze che vengono commandate dalli capi del Consegio di Dieci a tutti li conladori et scontri dei magistrati che hanno cassa pubblica, sia per noi terminato che dentro il spatio di ogni sei mesi, una volta sia mandalo a chiamar un avvogador de commun, il qual, personalmente assistito da ministri ordinarli, vada a far bollar con sigillo di San Marco, ma che sarà fallo da noi con dislintione de li altri tutti li scrinii pubblici esistenti in cecca et a Rialto, et poi di uno in uno, con la maggior brevità che sia possibile, venga numerato il danaro, incontrando la somma con la parlida delgiornal, per scoprire se ne sia alcuna mancanza a pubblico pre-giuditio. 20 Se alcuno delli secretarli nostri facesse spese più grandi delle forze sue, et di quelli emolumenti che sia solilo ricever dal pubblico, sia posto in osservanza di doi raccordanti, a quali sia comesso una puntuale indagatone de’soi andamenti, et particolarmente procurino qualche intratura con alcuno de’servidori del detto secretano, per scoprire se havesse alcun comercio con ambasciatori de’principi. Ma perchè è facil cosa che se così fosse, l’istesso secretano non si fidasse de servitori, ma nelle bore più secrete della notte uscisse di casa, per portarsi .ove tenesse concerto; per tanto sia invigilata la porla del detto secretarlo, che in tal modo sarà facile scoprir la verità. Caso che si trovasse che lui uscisse di casa a bora et modo improprio,sia, quanto prima si possa, fallo seguitar dal capitan grande, et, arrivado al loco del concerto, sia relenlo con lutti quelli che seco se trovassero, et sia posto subito alla tortura peregtrager la verità. Quanto sia poi all’informalione primiera del modo del suo vivere et del suo spendere, è necessario pren-