200 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI dimostrare come il Consiglio dei Dieci Io abbia condannalo, non sopra il solo sospetto, ma sopra delle prove e citare intrepido il lesto del giudizio, come se in esso fosse stato possibile il trovare gli argomenti per dimostrare che la condanna era ingiusta ed iniqua, quand’anche Io fosse stato le mille volte di più (1). Non per questo fu sazia la smania crudele di vendetta ond’erano animati i nemici del vecchio Doge e massime Giacomo Loredano, uno dei capi del Consiglio dei Dieci.— Costui covando un odio atroce ed ereditario contro la famiglia dei Foscari, voleva spinger più oltre le sue vendette; e pur troppo il posto che teneva fra i Dieci gli forniva la possibilità di poter soddisfare alla sua feroce passione. Il povero Doge prevedendo forse quanto gli avrebbe dovuto riescire fatale l’inimicizia di quella triste famiglia, ogni mezzo aveva tentalo per mitigarla, ma indarno. — Era giunto persino ad offrire ad uno di quei fratelli la propria figlia in isposa; ed anche questo partito venne ostilmente respinto. Anzi parve che l’odio dopo d’allora sia divenuto ancor più atroce. In ogni sua proposta, in ogni suo consiglio, il Doge trovava sempre nel Loredano un fierissimo oppositore; sicché un giorno gli scappò di bocca , eh’ egli non si sarebbe temilo per vero principe sinché l’ammiraglio Pier Loredano, il padre di Giacomo, non fosse morto. Non l’avesse mai detto ! Come fra non molto Pier Loredano venne a morte, i nemici del Foscari insinuarono il sospetto eh’ egli avesse potuto propinargliela. Voci che acquistarono in Venezia maggior fondamento quando si (1) Il testo della sentenza dice così : Proptcr significationcs , testifica-tiones et scripturas cantra eum, clare apparet ipsum esse reum criminis pruedieti--Questa sentenza è citata anche dal Daru.