CAPITOLO XII. 529 ambidue antecedentemente stali secretali degli Inquisitori, tutti chiamali da essi Correttori a dare lumi e notizie su questo argomento » (1). Non solo: ma a rendere più esalta la compilazione del Franceschi, erano concorsi molli senatori dei più accreditati; e sommamente dovevano giovare a lai uopo il Sommario delle leggi del Consiglio dei Dieci, eseguito dietro inchiesta dei capi di esso Consiglio e conservalo nella raccolta di leggi, intitolata libro magnusy ed il Capitolare, ossia registro secreto degli Inquisitori di Stalo, che fu « molto rivoltato da uno dei Correttori avverso al tribunale ». Aggiungi che a rendere più severa la controlleria verso il Franceschi, intervennero Villor Molin, dell'ordine dei Quaranta « e per conseguenza non favorevole al tribunale », i tre fiscali dei magistrali della giustizia vecchia, i proveditori del Comune egli Inquisitori alle scuole grandi, eccitati a somministrare tutti i documenti relativi che potessero trovarsi nei rispettivi oificii; ed il publico consultore in jure, da cui i Correttori ebbero cognizioni e dottrine. Nè vale il dire che il Franceschi, secretario com’era del Consiglio dei Dieci, abbia taciuta l’esistenza degli Statuti esposti dal Daru, per non togliere dal cupo suo tribunale quel velo di profondo mistero ond’ esso amò sempre di ricoprirsi; no, non vale per due buone ragioni; poiché, nè lo avrebbe potuto fare, stante la sorveglianza ed il controllo dei Correttori, fra i quali, come abbiam visto, più d’uno se ne trovava d’animo ostile a quel consesso e desideroso di vederlo disciollo; nè lo avrebbe voluto, mentre il decreto del 16 giugno 1454 del Maggior (1) Tiepolo, còme sopra. St. del Cons. dei Dieci — Voi. 1. 42