CAPITOLO XI. 291 1154, 19 zugiio in Conscgio do’Dicci con l'Azunta « In esecution della parie del Mazzor Consegio del dì 1G del corrente, dovendosi stabilir l’autorità delli tre inquisitori de Stado, che se doveranno elezzer, sia statuido: che i medesimi inquisitori liabbia tutta l’autorità che ha quest’istesso Consegio in tutte le materie che ghe parerà de assumer per servicio pubblico e che i possa proceder contra qual si voglia nobile nostro privato, et anco in dignità costituido e non sia dignità che non sia sottoposta al suo tribunal, eliam le ¡stesse persone del medemo Consegio dei Dieci, preti e frati e altri ecclesiastici.et ogni suddito, et contro chi meritarà ij possa passar a qual sia castigo, etiam de morte pubblica e secreta, perchè ij sia tutti tre d’accordo nelle sententie deffinitive; ma quanto alle retenlion e altri atti simili, basti un solo di loro sin tanto che si radurrà insieme il magistrato, et all’bora debba esser confermado da i tre quanto avesse ordenado un solo, altramente la ordena-tion sia nulla. Si liabbia ministri a parte, ma de quelli che servono attualmente questo Consegio e ghe sia asse-gnado le presone sotto i piumbi e quelle sotto i pozzi : ij possa spender soldi della cassa di questo Consegio,- e ogni mandato che sarà fatto da loro, sia obbedito dal cameflingo del medemo Consegio, senza altro rendimento de’conti. Non possa esser eletto inquisidor alcun papa-lista, seben el fosse del corpo de questo Consegio; ij possa scriver e ordenar a tutti li rettori nostri da terra et da mar, eliam generali e ambassadori a teste coro-nade e ij sia obbedidi ed in fin i prossimi tre inquisitori che saranno eletti ij liabbia de formarse el suo statuto, ovvero capitolar, el quale liabbia quella forza come se