STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI altra, I’ ¡stesso papa Giulio invitava Massimiliano ad unirsi con lui contro Luigi XII, avendo, pur esso, per patto, di conquistare i veneti dominii, onde, poi, dividerseli tra loro. • Cominciava Massimiliano col dire che voleva passare in Italia, per ricevere in Roma la corona imperiale; aver quindi bisogno di trovar libero il transito per gli stati della república. E questa, aveva troppa sapienza e troppa esperienza per non temere di quello, a cui sarebbesi poi ridotto questo transito; massime, dopo aver visto quali minacciosi apparecchi l’imperatore vi apportava. — Oh quante volle non troviamo noi nell’istoria i tristissimi esempi dell’abuso che i prepotenti fecero di siffatte concessioni di transito; e v’è una città in Italia, la quale venne militarmente occupala da truppe ostili, mentre era pur deliberata di respingerle, a qualunque costo, solo perchè, ahi misera ! prestò troppo credulo orecchio alla bugiarda asseveranza che quelle soldatesche vi sarebbero entrate solo di passaggio. Per cui vogliamo che siano benedetti quei principi che, a niun patio acconsentirono di aprire pei loro stati un varco ai barbari, cui era necessario un tal transito, per portare altrove sussidii stoltamente ed iniquamente richiesti (2). Il re di Francia dava animo ai Veneziani, prometiendo (4) Un tal fatto si riferisce , come ognun vede, a quanto narrarono negli scorsi mesi i diversi giornali italiani, non esclusa la Gazzetta Piemontese, la quale nel giorno 10 novembre 1847 riferiva le seguenti parole: a Gli abitanti di Fivizzano , che già si preparavano alla difesa, rimasero ingannati da una falsa voce fatta spargere dal vicario, che annunziava il transito abituale, debitamente autorizzato, di alcune truppe modenesi. — Questa falsa voce, tanto valse ad assicurare gli animi, che la guardia civica, lungi dall’ opporsi, si disponeva a rendere gli onori militari ai Modenesi sul loro passaggio, quando all’ improvviso il paese