192 STORIA DEI. CONSIGLIO DEI DIECI versale : se ci mostriamo generosi dei beni con tanta munificenza compartitici da Dio, tentiamo le vie della corruzione. Il re cattolico presta soccorsi al re Ferdinando suo parenle? Ebbene, essi il denunciano a tutte le corti come un perturbatore della pace, protettore dell’ingiustizia ed acerrimo nemico della libertà veneziana. Il duca d’Ossuna, viceré di Napoli, allestisce qualche vascello per navigare nell’Adriatico? Essi vanno a dire che questo armamento minaccia Venezia. Ed in fallo, non sarebbe egli strano che il duca d’Ossuna, suddito del re, facesse incrociare i vascelli del re, per prestar soccorsi ad un principe, parente del re! — E qui non posso dispensarmi di far qualche parola di me medesimo. Non appena si seppe che Sua Maestà cattolica aveva stabili lo di prestar soccorso al re Ferdinando, senza badar punto agli ostacoli che potevano essergli frapposti dalle mire sì poco dissimulale dei Veneziani sul Milanese, incominciò ad essere diretta la più assurda persecuzione contro la mia persona ed ogni cosa di mia pertinenza, lo ebbi un bel protestare in nome del diritto delle genti : fu un miracolo se sono riescilo ad evitare che fosse compromessa la dignità del re mio signore, e ad impedire che le cose si spingesser tant’ol-ire da essere proprio costretti a far prova della sua potenza, per vendicare la regale maestà oltraggiala nella persona del suo ambasciatore. Io non parlerò dei moltissimi insulti fatti alle persone di mia attinenza, nè degli ingiuriosi titoli di spioni e di traditori prodigali contro coloro che non credevansi in obbligo di adoltar ciecamente, e senza restrizione di sorta, lulte le opinioni di questo governo; nè della libertà lasciata agli