CAPITOLO II, 53 ancor lunga pezza gli anni della schiavitù? — Ah no; mentre, ora che la rimanente Italia è risorta a vita nuova e così gagliarda, non è possibile che questa sola nobil parte di essa abbia a giacere più a lungo fra le ombre di morte. No, ora che i nostri fratelli son desti, e si mostrano tanto generosamente animati, non da affetto municipale, ma da amor nazionale, non è possibile che non dian mano ai loro fratelli lombardi, per aiutarli a scuotersi di dosso l’ignominioso ed insopportabile giogo della dominazione straniera. E buon per noi, che quando una intera nazione di parecchi milioni di uomini, con prodigioso e non più visto esempio di concordia, si unisce a combattere un nemico, avendo in proprio favore la benedizione del pontefice, e tutte quante le ragioni umane e divine, no, non è possibile che essa non ne esca vittoriosa, per feroce e disperalo che sia il nemico. — I giorni della prova verranno certo, e forse non sono mollo lontani. — Voglia il cielo che, prima di giungere al termine di quest’opera, a noi sia dato congratularci col lettore, il quale, certo, tripudier'a se rie-sciremo a veder coronate le comuni speranze, provando così che non il soverchio desiderio di riescirvi ci abbia fatto essere falsi profeti.