STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI « 1012, 28 novembre, C. X. Le pene contro i nobili che praticassero con ambasciatori e ministri esteri, siano da loro eseguite. « 1022, 8 febbra.ro, C. X. Loro processi (dei propalatori dei secreti) ad istanza di private persone non siano cavali dalla loro cassa, nè portali al C. X., se non con li 2[5 delle ballotte del C. X. « 1628,21 luglio, C. X. Formino processo contro quelli che sparlano del governo, per riferire al C. X. (1). « 1632,16 giugno, C. X. Inquieriscano contro permute o baratti di ballotte (suffragi nei consigli). « 1656, 25 giugno, C. X. Inquieriscano contro privali che nelle loro case tenessero bravi e soldati per portar le trasgressioni al C. X. « 1659, 15 dicembre, C. X. Formino processo contro delazioni d'armi da fuoco in Venezia, per portare il tutto al C. X. « 1662, 15 maggio, C. X. Rettori stiano a reggimenti, Inquisitori di Stato cooperino, onde colle diligenze praticate anche da’capi siano le denuncio portate al C. X. « 1662,14 marzo, C. X. Nobili non possano rispondere a lettere di esteri, se non nel modo che sarà dato loro in iscritto dagli Inquisitori di Stato (2). (1) I buoni governi chiamano a processo sol quelli che agiscono contro di loro ; nè temono che altri sparli a sua posta. Chi, oltre alla forza materiale , ha saputo guadagnarsi anche quella , assai più formidabile , dell’ opinione pubblica , non può aver paura di semplici parole. Fucta, non dieta, per concorde opinione degli storici, soleva incriminare il migliore fra gl’imperatori romani. (2) Legge più contraria di questa ai più sacri diritti del cittadino difficilmente si può trovare, anco nel codice dei governi più barbari e tirannici.