STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI abitanti, gelosi di veder passare tanta gente per entro a quelle erme vallate (1). Finalmente dopo aver superato l'arduo passaggio del monte Baldo, sul quale ben seicento cavalli perirono per la soverchia fatica, trovossi l’esercito veneziano tra l’Adige e la riva orientale del lago di Garda, c finalmente riesci a penetrare nel territorio Veronese. Meritassi con ciò il Gallamelata la riconoscenza dei suoi e l’ammirazione persin dei nemici. Quindi, compiendo il suo voto, piombò addosso alle milizie del Gonzaga, le dissipò, ed inseguendole entrò nel Mantovano, ed innol-trossi fin sulle rive del Po; dove sarebbesi riunito con Pier Loredano, ed avrebbe quindi riportata una completa vittoria, se il signore di Mantova non avesse fallo rompere le dighe del fiume, il quale, perdendo tutta l’acqua sui campi, riesciva inetto alla navigazione. E l’illustre Loredano, che col decrescer del fiume vedeva venirgli meno ìa speranza di meritarsi quella gloria cui tanto agognava, in brevi giorni ne morì di cordoglio ; per cui riesci agevole al Mantovano il far buon patto colla fortuna. La flotta veneta fu vinta; ed alcuni marinai, non inviliti dalla sventura, prigionieri com'erano, non poterono trattenersi dal gridare: Evviva San Marco! Morte al marchese di Mantova traditore J — Ma non poterono cantare più d’una volta; poiché subito venne loro strappala la lingua e tagliale le mani. Com’ebbe sgombro il Veronese dai soldati del marchese di Mantova, Galtamelala pensò di far ritorno a Brescia, ancora minacciata dall’esercito milanese. Rifece il cammino che aveva prima compiuto a costo di tanti pericoli (1) In montana eonscendit, in quihui, efferam incolarum rubiem ex-pcrtus est. —Verri.