»08 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI dalla lorlura, e per una lettera che uno degli agenti della congiura scriveva al duca d'Ossuna, e che fu trovata involta fra gli stracci della bisaccia di uno fra i condannali , con un’ altra lettera di raccomandazione dell’ambascialore de la Cueva al duca d’Ossuna, nella quale l’autore si lamenta perchè siasi lasciala trascorrere un’occasione lanto propizia, e lascia credere che, se si fosse dato ascollo a lui, non sarebbe passalo gran tempo senza udirsi gridare in Venezia : Viva la Spagna, Viva la Spagna. — Ma, ad ingenerare in chiunque la più solida convinzione, occorrono i discorsi tenuti dai congiurati in una delle loro adunanze , e che vennero intesi da una persona di riguardo e di molto giudizio, esperio conosci (ore della lingua francese e devoto al bene della patria. Egli, senza darsene per inteso, ha lutto ascoltato, ed anzi ha visto nel palazzo dell’ambasciatore una gran quantità di lettere, scritte in proposito dal duca d’Ossuna, le une dirette all’ambasciatore, le allre ad uno de’suoi famigbari, cui spellava l’incarico di diligere la trama; ed è quel tale appunto che aveva scritto al duca d’Ossuna per rimpiangere il tempo perduto. Quest’islesso compilò, in presenza dell’ ambasciatore, varie lettere che vennero sottoscritte; erano in lingua spagnuola, ed egli le Iraduceva a viva voce in francese. Il noslro osservatore ha aggiunto vari altri particolari ch’ei sapeva da un secretano del duca d'Ossuna, e mancò poco che noi potessimo impadronirci non solo delle carte, ma eziandio del portatore. 11 processo si continuò con molta diligenza, ed, alla fine, si venne all’ aliare di Crema. Si pronunciò sentenza su tulli i detenuti; gli innocenti vennero posti in libertà: