44 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI equamente distribuita, onde non mancarono i malcontenti, dei quali s’approfittò tosto il cardinale di Sion, onde la tregua non avesse luogo. Costui trasse 1’ esercito composto di circa 40 mila uomini, per attaccare i Francesi, i quali stavano accampali fra quella città e Marignano, quando il 13 settembre 1515, sorpresi da questo impeto di guerra, intrepidi pensarono alla resistenza. 11 re stesso, alla testa de’suoi soldati, valorosamente investì i nemici, e la pugna s’era già fatta così fiera ed accanila che il sangue scorreva da ogni parte. Per buona sorte allora sopraggiunse la notte, per cui dovè sospendersi il conflitto, serbando ciascuno la propria posizione. All’alba dell’indomani, gli eserciti impazienti, ripigliami l’attacco, e tale e tanto fu il personale valore del re di Francia, che gli Svizzeri tutti in disordine, dovettero ritirarsi; lasciando ai Francesi compiuta vittoria. Al quale successo, aveva certo contribuito d’assai il generale veneziano, stando immobile al Po, onde impedire il passaggio all’armata spagnuola. Ma vanno errati quegli scrittori i quali pretendono, che l’Alviano abbia avuto parte attiva nella battaglia. 11 più verosimile si è che il celebre capitano, dopo avere onoratamente adempiuto al suo incarico d’impedire il transito del fiume agli alleati dei vinti nemici, siasi recalo presso Francesco sul finire della mischia per aiutare a renderla più gloriosa (1). 11 cardinale di Sion, che per primo erasi ritirato dal campo, non volle esser secondo a fuggir da Milano, e a lui tenner dietro quasi tutti gli Svizzeri. Qclla città mandò tosto al re (1) Moncenigo , Quadri, Dauu.