CAPÌTOLO I. 9 di quei corsari, di quelle .balene, di quei ciclopi, di quei politemi! (ì). Nè siavi alcuno cli.c faccia le meraviglie per sì bel panegirico, onde il valente ministro francese volle onorata la veneta repubblica; mentre si sa essere un vezzo proprio dei signori di quella nazione il venire a visitar questo magro paese diesi chiama l'Italia, per poi tonnare a casa loro, e scrivere di noi le più strane maraviglie. — Oh, non è questa la prima volta, nè, giova sparare, sarà l’ultima, in cui i Francesi hanno trovato in Italia i politemi, i ciclopi e le balene, mentre non è gran tempo che il giornale dei Débals (“2)* il vecchio amico nostro, portava un articolo del signor Filarete Charles, nel quale; dicevasi che una strana popolazione di orsi e di lupi scende, par tuttavia nelle pianure lombarde’; che il deserto vi ricompare a poco a pooo, e tulio vi degenera e muore; ch