90 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI zina d’anni riesci ad ottenere il diritto di nominare esso stesso 20 patrizii per supplire ai consiglieri assenti. I quali patrizii nel 1539 ammontarono fin a 50. Per tal modo questa magistratura, avendo il diritto di radunarsi in un corpo abbastanza numeroso, in certe occasioni, o di restringersi ai soli tre inquisitori di stalo, in certe altre aveva troppo buon giuoco, e non poteva a meno che destare gravissime apprensioni nel senato, il quale aveva quindi in diverse occasioni cercato di limitarne le attribuzioni; nel consiglio decretò, che esso avrebbe sempre il diritto di avocare a sè tutte quelle materie, che alla pluralità di 5|6 di voti avesse il consiglio stesso giudicalo opportuno (1). 11 che, come ognun vede, era un arrogarsi un potere illimitato. Bisognava dunque pensare a qualche rimedio importante e decisivo. 11 gran consiglio non osando abolire formalmente la legge di accordare l’aggiunta al consiglio dei Dieci, quando si venne allo scrutinio, non confermò pur uno dei tanti membri scelti all’uopo, onde monsu Hurault De Maisse, ambasciatore di Francia a Venezia ebbe a scrivere al suo re. « Questi signori avendo parlato dell’aggiunta del consiglio dei Dieci, e non restando, ora mai, che a ballottare quelli che dovevano esserne eletti, non fu mai possibile il trovarne uno che dal gran consiglio sia slato approvato, benché abbiasi avuto cura di preporre i più vecchi e i più cospicui gentiluomini della república. Il che ha fatto credere come la più gran parte dei membri del gran consiglio siano decisi a non voler più saperne di questo sterminato potere..... Il fallo dell’aggiunta non (1) Vedi Da ni’ : lib. XXVI11.