CAPITOLO IL 59 * dichiaralo, non potersi in avvenire, per nessuna circostanza, radunare il Consiglio dei Dicci, senza l’intervento dei consiglieri e del doge. Dopo i quali fatti non si sa come abbia potuto asserire il Darti che l’aggiunla del doge e dei consiglieri ebbe luogo nell’anno 1458. 11 Consiglio dei Dieci era quindi composto dei dieci membri, da cui gli venne il nome del doge presidente, ed in sua vece del vice-doge, e di sei consiglieri ducali ; sicché meglio si sarebbe potuto chiamare il Consiglio dei Diciassette, ai quali Giovini aggiunge anche i tre capi della'guarantìa criminale; lutti con volo deliberativo; e da uno almeno Ira gli Avogadori, il quale v’interveniva solo come procurator pubblico, e qual testimonio della regolarità degli alti. Questi uscivano colla firma del doge, in una col suo Consiglio dei Dieci (1). I membri di questo tribunale vestivano in nero (2), come ogni altro patrizio, ed i consiglieri in rosso. Solo i tre capi, nei dì feriali, portavano una veste color pa-vonazzo con maniche larghe e stola di scarlatto. Ma nei giorni festivi, quando si recavano al Senato od al Gran Consiglio, veslivan di rosso, con stola di velluto del medesimo colore. JNiuno poteva essere rieletto se non un anno dopo uscito di carica; col tempo, l’anno di contumacia si portò a due. 11 che era osservato con tanto scrupolo, che alla fine dell’ anno dimetteva la carica chiunque vi fosse entralo anche solo da un giorno, in sostituzione di qualche altro che fosse morto o destituito, precisamente come (1) Precisamente cosi: Dux Venctiarum, ecc. ecc.cum. Consilio nostro Deecm, ed in altre occasioni: cum capilibus Consilii Daccm. (1) L’Amelot dice violetto.