partì: seconda Capo I AGRICOLTURA La proprietà terriera sotto i turchi Quando la Bulgaria fu conquistata dai turchi gran parte della proprietà terriera si trovava nelle mani della nobiltà (boliari), dello Stato e dei conventi; esisteva anche la proprietà privata; i contadini si trovavano in condizioni di dipendenza o semi-indipendenza. Col nuovo dominio si ebbero radicali cambiamenti. Secondo il vecchio diritto turco la terra apparteneva al Sultano come rappresentante di Allah, che la distribuiva in parte alle moschee, in parte ai contadini per la coltivazione e in parte ai combattenti come ricompensa. In base a tale norma la terra fu distribuita : si formarono così principalmente i beni vakufs, gli spahalik (feudi degli spahi o combattenti), la proprietà privata (miulk); potevano essere proprietari anche i non maomettani pur avendo dei diritti minori; dei terreni furono lasciati nelle mani dei loro vecchi proprietari cristiani (che formavano la così detta classe di ciorbagi)', alcune proprietà erano sottoposte alla decima (1/10) e oltre a una doppia imposta; personale (karagià) e reale. Molte terre demaniali (mirie) furono date in usufrutto; altre terre furono distribuite a cristiani privilegiati che rendevano degli speciali servizi. I feudi furono chiamati has quando davano una rendita superiore a 100 mila aspri-, siamet da 20 a 100 mila aspri