282 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI Questi v’ erano anche nel 1451, quando fu condannato il celebre Carmagnola; imperocché li troviamo espressamente nominali fra i Dieci, in un documento publi-calo dal Cibrario; e una legge del Maggior Consiglio del 1452 proibì agli inquisitori di assentarsi indebitamente, come un’altra del già citato anno 1412 aveva proibito di ricusare quella carica: dal che si potrebbe dedurre che l’inquisizione di Stato non fosse ancora legalmente insti lui la e che quegli inquisitori fossero nulla più di una Commissione scella dal Consiglio dei Dieci coll’ incarico di istruire i processi e fors’ anco di esercitare la polizia. Solo al 1559 riferisce il Sandi la regolare instiluzione degli inquisitori di Stalo. In falli si trova che nel settembre di quell’anno furono eletti tre inquisitori contro i propalatori dei secreti, i quali nei susseguenti mesi, ebbero secrelarii, un luogo determinato per la residenza e furono anche ammessi a sedere nel Consiglio dei Dieci che allora aveva la Giunta. Nel 1582 poi, quando la Giunta fu abolita, il tribunale degli inquisitori contro i propagatori dei secreti di Stato o di notizie allarmanti, venne autorizzato dal Maggior Consiglio; e dopo il 1590 cominciò a prender uso anche il nome di Inquisitori di Stato (1). E però da notarsi che per l’addietro gli inquisitori erano talvolta' tre patrizi o senatori distinti, scelti dai Dieci, a cui essi di propria autorità conferivano parte dei loro poteri sopra oggetti determinali ; ma dopo (1) « Il nome di Inquisituri di Stato venne in uso solo nel 1G00. — All’epoca degli Statuti, e poi, erau detti Inquisitori del Consiglio dei X; Inquisitori dei Propalatori del Secreto. » Così nel Voi. 1° della Guida di Venezia, orora allestita per cura di quel Municipio, in occasione del ix Congresso italiano.