CAPITOLO Vili. 209 quali erano capi Marco Barberigo, Lorenzo e Lazzaro Mocenigo. Posto alla tortura, non ebbe nulla a confessare (1). Si doveva replicare più accanitamente il triste gioco; ma non potendosi tirar troppo su, come dicono con imperturbabile calma gli storici della Serenissima, in grazia di un braccio che aveva rotto in servigio della republica, quei carnefici gli posero il fuoco sotto ai piedi. Allora, non potendo più reggere a tanti strazi, uscì di bocca al Carmagnola quanto piaceva al Consiglio ; e le sue parole si ebbero tosto in conto di sincera confessione di quello che aveva fatto, e di quello eziandio che voleva fare (2). Ma i capi d’accusa erano: il soccorso negato al Trevisani, e Cremona riservata a Filippo, colla sua perfida dimora, come aggiunge caritatevolmente il Sabellico. — Quindi fu ricondotto in prigione (5). (1) Cosi la pensano quasi tutti gli storici ; ma v’ ha taluno che dice: Cum in quaestione pustulatus ubjectum crimen redintegratae cum hoste amicitia faterctur poenas perfidiati capituli supplicio dedit. — Più volentieri però noi citiamo il Cibrario, il quale nomina, a titolo d’onore, Bartolomeo Marosini, che solo, con dodici compagni, si mostrò avverso a quelli che votavano per la tortura. (2) Sanuto. (3) a Ai dì xi del ditto mese, a un liora de notte, el Collegio del Consilio de X entrò nella camera del tormento , et fo mandado pel ditto Conte Carmagnola, et menado davanti da loro nella ditta camera con le man ligade ; et quello essendo dimandado et examinado per li ditti Signori : et non vogliendo dire alcuna cossa, fo ligado alla corda , volendolo tormentare ; ma lui haveva guasto un braccio; et fo tirado da terra per poco tratto, et subito messo zoso, et foli dado el fogo alle piante dei piè, et quello che lui confessò ! fu scritto ordinatamente ; et da poi rcnduto in prixon ; et questo fa el Sabado del mese de Lujo per la Domenega. » Così una Cronaca Veneta, dalla fondazione della città al 1432 , citala in appendice al toni. v. del prezioso Archivio storico del Vieusseux. St. pel Cons. dei Dieci — Voi. I. 27