122 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI a Brescia se, quando suonò la squilla della riscossa in Italia, essa servì, più che altro, di pietra di scandalo; la colpa è tutta dell’autore del Gesuita Moderno, il quale, soggiogalo da falsi principii e da preconcette utopie, a dessi non ha saputo anteporre la salute della patria. Ora noi non possiamo avere che parole di compianto e di ammirazione per quella infelice città, la quale scontò a troppo caro prezzo, nel 1849, il fio de’ suoi torti del 1848. Torli che derivarono dall’aver riposto troppa fede nelle baionette piemontesi, e nessuna nell’entusiasmo del popolo. Ed il castigo le venne appunto di là, d’ond’ essa sperava esclusivamente salute. Mentre dal governo di Torino'erano spediti a Brescia emissarii per provocarla all’ insurrezione, sottoscrivevasi in Novara l’infame armistizio, pel quale s’impegnava la parola d’onore del re, che si sarebbe conchiuso una pronta e durevole pace coll’Austria!; onde Radetzky potè a suo bell’agio inviare le prepotenti sue soldatesche a fulminare la ribelle città. 1 cui abitanti diedero prova di sì straordinario valore, che l’istesso Croato dovette pur riconoscerlo, e dire nel bulleltino officiale com’ esso fosse degno di « una causa migliore » mentre bisognò proprio prender d’assallo casa per casa e conquistare il terreno palmo p6r palmo (1). (1) 11 Saggiatore, giornale instituitosi in Torino il 1° aprile 1849, cioè una settimana dopo l’infausta battaglia di Novara, sotto gli auspicii dei ministri Pinelli e Gioberti, ebbe l’impudenza di aprire una colletta in soccorso dei traditi Bresciani. Ma questi sdegnarono risolutamente l'ipocrita elemosina, e la respinsero con una protesta che merita di essere qui registrata come monumento di magnanima fierezza che è degna di altri tempi. Ed è questa : L’Emigrazione bresciana ai Torinesi : 11 Saggiatore bandisce una colletta a favore dei miseri Bresciani, sog-