CAPITOLO XV. 425 cantò una messa solenne, dopo la quale 1’ ¡stessa regina presentò al generale veneziano lo stendardo di San Marco, appositamente benedetto e tosto inalberalo. Così la república prese possesso dell’ isola di Cipro, il 26 maggio 1487 (1). Caterina Cornaro, il 14 maggio dell’anno successivo, s’imbarcò per Venezia. Quivi giunta, il Doge e tutta la Signoria le prodigarono ogni sorta di onori ; poi le fissarono per luogo di residenza la fortezza di Asolo, nella provincia di Treviso, onde assunse il titolo di Domina Aceli; ed ivi non le mancarono nè onori, nè guardie. Se fossero veri gli statuii del Darti, parecchie mormorazioni si sarebbero udite in proposito di quella conquista; ma gli inquisitori di Stato le avrebbero tosto disperse, colla minaccia di far annegare chiunque osasse aprir bocca intorno a tale argomento! Nè anche il Sismondi loda molto la república pel modo con cui è riescita a prender possesso di Cipro ; anzi, in una nota, riferisce, senza confutarla, l’opinione di Stefano di Lusignano, scrittore di un’istoria di quell’isola, il quale attribuisce a veleno la morte di Giacomo, il postumo, non meno che quella di suo padre. A sentire costui, la república sarebbe riescila a disfarsi degli ultimi Lusignani e ad impadronirsi del loro regno, con una orribile sequela di delitti. E queste accuse vennero ripetute eziandio dai duchi che, dopo la morte di Luigi e di Carlotla, assunsero il titolo di re di Cipro. Per cui l’istesso Sagredo, onde non iradire la verità, e non mancare, in pari tempo ai riguardi che, per certe sue buone ragioni, s’è imposto verso l’antico governo della sua patria, omette di parlare della cessione del- (1) Il Malipiero riferisce quest* avvenimento nel 1488. ST. BEL CONS. DEI DIECI—Voi. I. 54