CAPITOLO XI. 2 80 spirilo, non solo alle cose criminali e a reprimer l’inso-lerilia dei tristi, ma anco a materia di slado. Ma però se vede che molte volle resta impedida questa sua dili-genzia per la dilìicoltà de redur el dello Consegio, il quale non se può metter insieme ogni zorno, dovendose anco attender al senato, e se trova dei negozi importanti, che chiama presta espedition ; però, per rimediar che abbia parlato di quegli Statuti. Rispetto alla loro autenticità, ecco le ragioni che sembrano non lasciarne dubbio. « 1° Dopo la scoperta di questo esemplare, io ne ho trovati altri quattro, uno nella biblioteca del re, in-f° N° 1010 , proveniente dalla biblioteca di Harlay ; è perfettamente conforme alla copia citata qui sopra, tranne che l'amanuense ha saltato via un paragrafo di un articolo del primo Statuto. Un secondo nella biblioteca di Monsieur all’arsenale, in-f" N° 55. On terzo nella biblioteca Riccardi a Firenze; ma questo è incompiuto e difettoso; perocché, invece di quarantotto articoli, li Statuti non ne contengono che quarantatre, e manca il secondo supplimento che è il più considerevole. Da ultimo, il quarto esemplare si trova nella biblioteca di Siena, è in-f’; ma non ebbi mezzo di verificarlo, nè di farlo esaminare. I tic altri sono perfettamente conformi a quanto è contenuto nel codice di Louvois. « 2° Trovasi nella biblioteca di Monsieur, N11 54 in-f° , un testo a penna, inedito, del cavaliere Soranzo, sul Governo Veneto. Quest’opera fu composta tra gli anni 1676 e 1685. L’autore, persona molto instrutta , riferisce molti frammenti di quegli Statuti; è però vero che non li cita. « 5° Nelle raccolte del carteggio della legazione ili Francia a Venezia, che sono negli archivi degli affari esteri, trovatisi di volta in volta, fra i documenti mandati dalli ambasciatori, estratti dello Statuto della inquisizione di Stato. Sono, è vero, assai incompiuti; ma quel che contengono è conforme alli Statuti che noi pubblichiamo. Tutti questi estratti, tutte queste copie vantano già più di un secolo d’esistenza, e tanta conformità tra le copie che non ponno essere tratte l’una dall’altra, tra le citazioni • del cavalier Soranzo e gli estratti mandati in varii tempi dai nostri ambasciatori, sembrano dimostrare l’autenticità di questi Statuti. » —Questa è la traduzione fattasi a Capolago nel 1834 da A. Bianchi-Giovini. Nell'originale sono esposti i medesimi fatti, ma con diverse parole. St. iiel Cons. iiei Dieci—Voi. I. 37